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Indagini geologiche, Piano di Caratterizzazione e Progetto Operativo di Bonifica del sito Ex Fabbrica del Freddo, via Rimesse in Comune di Bologna

Il sito Ex Società del Freddo si trova in via Rimesse nel Comune di Bologna e si estende per circa 2 ha. Il primo stabilimento della Società per l’Industria del Freddo apre nel 1924 ed era costituto da una zona di produzione del ghiaccio e da celle dove questo veniva immagazzinato in attesa della vendita. Dagli anni ’50 lo stabilimento comincia ad ampliarsi, realizzando nuove celle frigorifere per la conservazione del ghiaccio e di generi alimentari.

Nei primi anni ‘90 lo stabilimento cambia destinazione d’uso urbanistica, diventando centro commerciale per la vendita di mobili. L’attività chiude tra la fine degli anni ’90 ed i primi anni 2000.

L’area è caratterizzata da una parte esterna, adibita ad area verde o a parcheggi ed un’area interna, costituita dal primo stabilimento storico e dai successivi ampliamenti.

Attualmente il sito è stato acquistato da un privato, il quale, in base agli accordi intercorsi, cederà alcune porzioni dell’area al Comune di Bologna, per la realizzazione di parcheggi pubblici e aree verdi pubbliche.
Le indagini preliminari vengono eseguite nel 2021 tramite l’esecuzione di sondaggi a carotaggio continuo e di una campagna di rilievo georadar per l’individuazione di eventuali cisterne interrare o anomalie.

I risultati evidenziano superamenti delle CSC della colonna A per gli idrocarburi pesanti (C>12) nel terreno di riporto di tutti i sondaggi eseguiti. Il terreno naturale in posto risulta invece privo di superamenti.
Nel 2022 è stato quindi predisposto ed eseguito il Piano di Caratterizzazione per il sito, il quale prevedeva la realizzazione di trincee con escavatore nell’area esterna ed interna, in modo da poter indagare l’intera verticale di suolo superficiale e profondo.

I risultati delle analisi hanno evidenziato superamenti delle CSC della Colonna A per gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e per gli idrocarburi pesanti nei campioni di riporto dell’area esterna a ridosso della ferrovia e nell’area interna al fabbricato. Le indagini hanno confermato l’assenza di contaminazione nel terreno naturale profondo dell’area esterna.

In base ai risultati delle indagini effettuate, il sito è stato suddiviso in più aree in base alla destinazione d’uso urbanistica futura e agli esiti delle analisi: le aree in cessione al Comune di Bologna che in cui erano presenti superamenti delle CSC della Colonna A, che necessitano di un intervento di bonifica, le aree in cessione che risultano già conformi alla Colonna A e non necessitano quindi di interventi e le aree non in cessione, a destinazione d’uso commerciale, per le quali la normativa prevede, per i terreni, la conformità alle CSC della Colonna B, dove non è necessario alcun intervento.

Successivamente è stato redatto il Piano Operativo di Bonifica per la rimozione dello strato di riporto risultato non conforme alla Colonna A nelle aree in cessione al Comune di Bologna

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